martedì 23 febbraio 2010

architettura scienza e percezione

La cultura architettonica del XX secolo ha attuato progetti percorrendo un metodo cartesiano di separazione fra uomo e natura; si sono prodotti sistemi chiusi di forme preordinate rispecchianti una logica dicotomica che divide la realtà in sistemi opposti e inconciliabili.
La natura non è una macchina e il considerarla tale significa perdere di vista le connessioni che tengono in vita noi e l’intero universo. Tutto l’esistente è profondamente collegato e questo implica la presa in considerazione di un ipotesi ecologica dove l’equilibrio si attua attraverso l’auto organizzazione di entità complesse composte da esseri viventi e natura. Compito dell’architettura è dare significato al nostro essere al mondo rendendoci parte integrante della realtà che si rivela nella sua intima essenza soltanto attraverso un’ esperienza percettiva globale.

1 commento:

  1. Riflessioni sul 3*WS di Pavia : i http://www.edscuola.it/archivio/lre/3rd_Quantumbionet_Workshop.pdf


    Cari amici , in vero dobbiamo iniziare a pensare in modo nuovo per capire cio che la scienza ufficiale ha iniziato a comprende ma che poi e rimasto incompiuto nel quadro cognitivo dello spazio -tempo considerato sostanzialmente inalterabile.

    Per la relativita ristretta di Einstein, lo spazio si puo contrarre ed il tempo allungarsi , e cioe spazio e tempo possono interscambiarsi e cio e stato dimostrato.

    Per la Maccanica quantistica le particelle ( ivi compresi anche elettroni ,, atomi e molecole, che hanno dimensioni over-Quantiche ) sono entita dualistiche presentando entrambe le strutture di onda delocalizzata e di particella localizzabile.

    Anche in questi casi semi-macroscopici se una onda si trasforma in particella , cio significa che la localizzazione dello spazio puo essere alterata in relazione ad un tempo che si contrae.


    Pertanto a mio modo di vedere per risolvere molte nuove le problematiche scientifiche rimaste incomprese, ad es la fotosintesi per la quale in sostanza la luce i trasforma in materia ,dobbiamo saper generalizzare le trasformazioni dello spazio e del tempo in una logica generale delle trasformazioni della Energia.

    Il tema che proponiamo al W.S. di Quantum BioNET e' certamente aperto a una ampia discussione che correla il pensiero scientifico a strategie di sviluppo altenative , per favorire quel cambiamento di cultura necessario a dare sviluppo alla societa post-industriale della conoscenza condivisa.

    Vorrei quindi ricordarvi che e' giunto il momento storico di fare una riflessione sul sistema di localizzazione e delocalizzazione che comportano una commutazione cognitiva delle relazioni tra spazio e tempo.

    Viviamo infatti in una epoca dominata dalla globalizzazione che ha trovato corrispondenza con la delocalizzazione della produzione e della economia che ne ha trasformato la precedente localizzazione della industria come struttura centralizzata nella fabbrica. Il tema del mutamento della relazioni spazio temporali e' quindi divenuto il fulcro epocale del nostro modo di intendere.

    In precedenza nelle teorie della fisica classica lo spazio-tempo era stato considerato precisamente localizzabile da un sistema di coordinate cartesiane con tre componenti spaziali e una sola componente temporale .

    Cio e stato sufficiente a localizzare la materia e la sua produzione e la velocita del suo trasporto negli scambi commerciali.

    Con l' avvento della Meccanica Quantistica tale concettualita risultava insufficiente ma si trovo il modo di limitare il dualismo onda -particella ai ai quanti malgrado la evidenza che anche elettroni e atomi ed anche molecole presentassero tale dualismo tra localizzazione e delocalizzazione dello spazio e del tempo.

    Oggi non basta piu accettare una separazione della fisica in tre differenti concettualita ; quella classica Newtoniana per il Macrocosmo, , quella della Relativita ristretta i Einstein per la Luce ed i campi elettomagnetici , ed infine la meccanica Quantistica per le particelle quantistiche.

    E' infatti venuto il momento di cambiare registro alle nostre idee per rigenerate con rinnovata coscienza le nostre conceiezioni culturali sia della scienza nell' arte e nello sviluppo. Un caro saluto Paolo

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